ANDREA CAMPOLATTANO DOPO L’ADDIO: “RINGRAZIERO’ SEMPRE LA FORTITUDO ROMA”

ANDREA CAMPOLATTANO DOPO L’ADDIO: “RINGRAZIERO’ SEMPRE LA FORTITUDO ROMA”

a cura di Massimo Confortini

Ha fatto rumore, nelle ultime ore, l’addio tra la Fortitudo Roma e il tecnico degli Allievi Elite Andrea Campolattano, dopo una stagione a tratti esaltante, che ha prodotto il settimo posto nel girone A al primo anno d’Elite. Abbiamo contattato il tecnico per saperne di più.

“Mi spiace che nelle ore successive si sia parlato di esonero” – esordisce CampolattanoE’ più giusto, secondo me, parlare di scelta condivisa. La società mi ha proposto la panchina degli Allievi Elite con i ’98, io non ho accettato, e per assecondare le volontà di entrambe le parti, e per iniziare già a programmare la prossima stagione, abbiamo deciso di dividerci senza rancori o problemi.”

Il tecnico, ex giocatore della massima serie austriaca, ci tiene però a ringraziare: Non finirò mai di ringraziare la Fortitudo Roma, nella persona del Direttore Generale Giovanni Valente. Mi ha permesso di crescere, di maturare e di mettermi in mostra. E’ stata una persona importante per me dal punto di vista lavorativo e umano”.

Terminata l’avventura alla Fortitudo, Andrea Campolattano ripercorre la splendida annata che volge al termine: “Quando sono arrivato sapevo che non avevamo una squadra che rischiava di retrocedere, ma chiaramente, al primo anno di Elite, non avevamo un’ossatura di squadra di categoria: molti giocatori arrivavano da campionati minori, e abbiamo necessitato di 6/7 giornate per iniziare a carburare. Sinceramente non mi aspettavo, però, una stagione così esaltante: salvezza raggiunta con 8/9 giornate di anticipo, vittorie prestigiose contro Urbetevere, Spes Montesacro, Ladispoli e Vigili Urbani, quarto miglior attacco del campionato dopo quello delle prime tre in classifica. Veramente numeri importanti che dimostrano quanto abbiano fatto bene questi ragazzi”.

Ragazzi a cui l’allenatore dimostra di essere particolarmente legato: Con il gruppo ho un rapporto speciale, infatti non hanno preso bene questa decisione. Sono bravissimi ragazzi, forti sì tatticamente e tecnicamente, ma soprattutto quasi dei piccoli uomini. Sono molto legato con tutti: faccio un solo nome, non per mettere in ombra gli altri, ma perché penso sia simbolico. Marech, infatti, è stato un ragazzo che ho voluto fortemente, e che con il sacrificio e lo spirito di squadra è riuscito a fare cose importanti. Ma, ripeto e insisto, ho un rapporto meraviglioso con tutti.”.

Un’ottima stagione all’esordio in Elite, con un piccolo rammarico però: Ho una convinzione, ed è quella che se avessimo avuto tre o quattro tasselli dall’inizio, e che invece siamo riusciti a trovare solo in corso d’opera, avremmo dato qualche grattacapo anche lì sopra, giocandoci le nostre chance per il terzo posto. Questo nessuno me lo toglie dalla testa”.

Un’ultima battuta Campolattano la dedica al suo futuro:Per l’anno prossimo ho un accordo di massima, ma non voglio ancora renderlo pubblico per rispetto di questa società”.