CIVITAVECCHIA, SANFILIPPO ILLUSTRA GLI OBIETTIVI DELLA CANTERA

CIVITAVECCHIA, SANFILIPPO ILLUSTRA GLI OBIETTIVI DELLA CANTERA

 

 

Un Tamagnini vestito a festa ha fatto da cornice ideale all’apertura della Scuola Calcio del Team Campo Oro, nucleo identificativo della casa madre che di fatto racchiude i piccoli apprendisti calciatori del Civitavecchia Calcio 1920.

Tanti ragazzi con fasce d’età molteplici presenti al quartier generale della “cantera” nero azzurra, per quello che è stato il battesimo alla stagione 2014-2015.
“Anche quest’anno – annuncia il presidente del vivaio giallo verde e nero azzurro Antonio Sanfilippo – possiamo ritenerci più che soddisfatti per il numero di iscritti alla nostra Scuola Calcio, la società evolve nel suo processo strutturato e programmato di crescita”.
Sanfilippo disegna poi a parole, ciò che è in realtà il Team Civitavecchia Calcio.
“Manteniamo come format anche il logo della storica società Campo Oro, ma è bene precisare che noi rappresentiamo in pieno il Civitavecchia Calcio 1920, i nostri tesserati vestono nero azzurro, siamo insomma la Scuola che prepara e forgia i calciatori per la 1^ squadra del domani”.

Chiaramente ai ragazzi viene chiesto di crescere nel rispetto dei ruoli e di un’etica di vita improntata ai sani e genuini valori della vita, l’importante è maturare poi se sbocciano possibili grandi atleti, la missione della Scuola diviene a quel punto più che completa.

“Si – prosegue il presidente – noi siamo propensi a cedere i nostri tesserati a club professionistici, poiché oltre a rappresentare una grande opportunità per il singolo ragazzo, tale movimento da poi lustro al club, nobilitando al contempo il lavoro che con passione si produce quotidianamente qui al Tamagnini”.
Antonio Sanfilippo chiude poi il suo preciso intervento con una lieta notizia per tutti i ragazzi della Scuola: “Ogni gruppo avrà quest’anno la possibilità di giocare una gara amichevole con pari età della S.S.Lazio, è un regalo che si fa ai ragazzi, un’esperienza formativa che nelle gioie sportive di un bimbo, poi in futuro uomo, alla fine restano”.
(Ufficio Stampa Civitavecchia 1920)