IL POMEZIA APRE LA QUESTIONE ARBITRALE. PERI: “VENERDI PRESENTEREMO UN DOSSIER A PALANCA”

IL POMEZIA APRE LA QUESTIONE ARBITRALE. PERI: “VENERDI PRESENTEREMO UN DOSSIER A PALANCA”

Il ritorno ad un successo che in casa rossoblu mancava dallo scorso 18 gennaio rappresenta l’occasione per fare il punto della situazione in casa Pomezia.

Il 3-2 ai danni del Gaeta ha permesso alla formazione di Punzi di tenere a debita distanza le squadre in orbita-play out che nelle ultime settimane avevano dato segnali bellicosi, risalendo pian piano la china e portandosi in alcuni casi a ridosso di Romondini e compagni.

Dal possibile, e non concretizzato, passaggio di consegne al vertice del club ad una stagione che ha certificato lo sfortunatissimo record di nove elementi out per infortuni di carattere osseo il direttore generale del club di via Varrone, Piero Peri analizza con noi il momento pometino.

 

Direttore, la vittoria sul Gaeta ha restituito serenità al gruppo?

“Non direi così.

I ragazzi sono sempre stati sereni, non ci sono mai state grandi preoccupazioni.

Il mister sta svolgendo un buonissimo lavoro ed i ragazzi lo seguono con attenzione dall’inizio della stagione.

Già contro Serpentara e Colleferro avevamo disputato delle ottime partite, non venendo premiati anche a causa di circostanze sfavorevoli”.

Si riferisce agli arbitraggi?

“Sì, in quelle occasioni abbiamo subito dei torti e non è stata neppure la prima volta nell’arco del campionato.

Venerdì ci recheremo in Federazione perchè abbiamo preparato un dossier contenente varie situazioni in cui ci siamo imbattuti durante il torneo.

Lo sottoporremo al Presidente degli Arbitri, Palanca”.

Da qualche anno siete stati inseriti in pianta stabile nel Girone B.

“E’ una scelta che non può certamente farci felici, perchè io credo che Pomezia, dal punto di vista geografico, dovrebbe far parte dell’altro raggruppamento.

Due anni fa ci fu detto che sarebbe stata una situazione transitoria, ma lo scenario continua a non cambiare.

Non trovo una logica in tutto questo e, se esiste, vorrei che qualcuno me la spiegasse”.

Domenica andrete a Boville.

E’ una gara da vincere a tutti i costi?

“Ho grande rispetto per tutte le squadre e, di riflesso, anche per l’Atletico Boville.

Come ho detto anche ai giocatori, quella per noi sarà la prima di nove finali.

Dobbiamo andare lì concentrati e fare la nostra partita”.

L’ultima è stata un’estate piuttosto turbolenta per il club.

A breve dovremo aspettarci qualche ulteriore novità?

“Personalmente sono tornato a Pomezia da quattro anni ed il mio sogno rimane sempre lo stesso: creare un grande polo calcistico, concentrando tutte le realtà operanti in città.

Spesso accade che qualcuno si avvicini e chieda informazioni, ma poi nel concreto non lascia tracce.

Io ribadisco che, se si avvicinano persone desiderose di far crescere il Pomezia, condividendo la filosofia che abbiamo dato alla società in queste stagioni, sono le benvenute.

E, nel caso, io sarei prontissimo a farmi da parte”.

In passato si era anche parlato di un possibile accordo con l’UniPomezia.

E’ un’iptesi che può tornare d’attualità in un prossimo futuro?

“Ad oggi dico di no.

Con l’UniPomezia ho un ottimo rapporto, ma loro stanno seguendo un loro percorso e stanno facendo molto bene, soprattutto nel settore giovanile”.

Alcuni mesi fa si era ventilata anche la possibilità di un disimpegno da parte del presidente Coculo…

“Federico è il Pomezia in questo momento.

Non dobbiamo dimenticare che è stato lui a far rifiorire il calcio in questa città dopo il fallimento.

Gente come Coculo, come il vicepresidente Riccardo Mastella ed il team manager Lorenzo Petricca ce la teniamo ben stretta.

Io non penso che lui abbia voglia di farsi da parte.

D’altronde, il periodo brutto è ormai passato.

Il club ora non ha più debiti e rispetta tutti gli impegni”.