SERIE D, OSTIAMARE – DE NICOLO’, LO SCHOLES BIANCOVIOLA GIOCA IN DIFESA E SOGNA LA SERIE C: “FARE IL PROFESSIONISTA CON QUESTA MAGLIA VARREBBE ORO”

SERIE D, OSTIAMARE – DE NICOLO’, LO SCHOLES BIANCOVIOLA GIOCA IN DIFESA E SOGNA LA SERIE C: “FARE IL PROFESSIONISTA CON QUESTA MAGLIA VARREBBE ORO”

A Cura di Giovanni Crocé

 

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Matteo De Nicolò, se continui così, un posto nel premio finale della nostra top 11 serie D Girone G è per forza tuo, stai facendo meraviglie, anche in gol domenica…

Ti ringrazio e vi ringrazio perché questa iniziativa sta prendendo piede nel nostro spogliatoio e non solo proprio perché rende merito ogni settimana a tutti quelli che fanno qualcosa di positivo e speciale, non solo un gol o un assist e ci fa piacere. Io avevo già fatto un gol l’anno passato nel girone umbro e mi sono ripetuto in questo con le sarde domenica col Selargius, ma non mi interessa troppo perché abbiamo pareggiato e se i punti non sono 3 ormai nessuno è più contento, vogliamo la vetta a tutti i costi.

Tu non hai nulla da rimproverarti, stai facendo, da classe 1995, la stagione migliore di sempre e molti sostengono che giocheresti anche senza essere un under…

Sostanzialmente mi trovi d’accordo, non so se davvero giocherei titolare in ogni squadra di Serie D anche se non fossi più in età di lega, però è vero che mai ho fatto una stagione da subito tanto positiva, ho sbagliato il meno possibile e peccato che non sia servito ad evitare le nostre due sconfitte ad Isola Liri e due domeniche fa contro la Lupa Castelli, ma questo vuol dire che il nostro è un girone durissimo e soprattutto davanti Viterbese e Lupa spingono da matti e anche un errore abbiamo visto che in certi periodi del campionato è già fatale per perdere la vetta. Ora che siamo dietro non si deve più sbagliare, il secondo posto da proteggere è la base per pensare di nuovo al primo.

E difatti la Viterbese domenica pomeriggio non sembra proprio il cliente ideale per proteggere questo secondo posto…

Sapevamo che il calendario era stato discretamente clemente con noi e lo abbiamo finora sfruttato al massimo ma prima o poi bisogna affrontarle tutte quindi sono discorsi che non reggono, magari qualche settimana fa loro sembravano stare peggio di noi, ma hanno comunque rischiato di battere la Lupa Castelli e quindi secondo me cambia poco, sono forti, vogliono dichiaratamente la C e quindi bisognerà lottare più del solito, o come al solito, se torneremo quelli di sempre.

In realtà pochi hanno capito come mai avete affrontato un po’ troppo contratti il Big Match contro la Lupa Castelli…

Stiamo analizzando e lavorando sul campo e fuori il perché di queste due settimane di brillantezza minore sotto ogni punto di vista, ma posso assicurarvi che dal punto di vista atletico stiamo alla grande, sprintiamo sempre e ci sentiamo tutti benissimo a parte Macciocca e Trippa che anche domenica, poi chiederai al mister, non dovrebbero esserci, e di Piro, che per ora fa un po’ differenziato e un po’ in gruppo ma è ovvio che secondo me questa la giocherà, perché lui è il nostro uomo in più, quando c’è al cento per cento si vede eccome.

E allora se state benone fisicamente, come mai non sembrate proprio gli stessi di 15 giorni fa?

Siamo umani che spingono forte ma sempre umani siamo, quindi una flessione ci doveva pur essere prima o poi, ma nel primo caso, quando la Lupa è venuta da noi, abbiamo trovato un grande avversario, nel secondo il pari di Selargius è stato determinato secondo me più che dal rigore, dal campo pesante e dai tanti under subito in campo, non siamo riusciti a tirare fuori la solita forza atletica, ma domenica è di nuovo da noi e non esiste perdere di nuovo, le grandi squadre se non vincono pareggiano, e non vogliamo altro che i tre punti…

La tua carriera e i tuoi idoli in breve…

Sono laziale, sono della Lazio e gioco stopper, quindi dico l’olandesone Jaap Stam, che tra l’altro non molti sanno che se non fosse stato con i capelli rasati a zero sarebbe “roscio” come me, o forse io prendo il ruolo in campo ed i capelli da lui, è bene essere rispettosi (dice ridendo ndr), e io ho fatto anche la scuola calcio alla Lazio, poi la Roma Team e i due anni di allievi all’Urbetevere dove mi presero su segnalazione di Paolo Cesaroni, ex allenatore della Juniores Nazionale Biancoviola, che mi voleva fin dai tempi della Roma Team. Poi la mia era la classica storia del giovanissimo difensore che a diciassette anni salì perché si fecero male i due terzini titolari e non uscì più dalla rosa dei “grandi” e devo dire che sono fiero di indossare questa casacca per il terzo anni di fila. In pratica non ho mai fatto la Juniores anche se ero stato preso per quella selezione, grazie agli infortuni avvenuti ad un mese dal mio arrivo. E ha ragione Piro, ho sempre avuto cattiveria e tempismo negli interventi ma la coordinazione l’ho avuta davvero solo da un paio di anni, allenandomi tanto con la prima squadra ed i tecnici che si sono succeduti ad Ostia.

E al post-calcio pensi, lavoro o studio trovano posto nella tua giornata?

Lo ho voluto fortemente e sì, sono felice di avere tempo e spazio anche per studiare Psicologia alla Lumsa di Roma, in Prati, perché non voglio precludermi nessuna possibilità né voglio sapere nulla di calciomercato. Se dipendesse da me permettimi di dire che io resterò almeno fino a giugno felicissimo, respingendo tutto, perché la C con questa maglia varrebbe tutto, varrebbe oro, ed io ci credo ancora tantissimo e lo dico sul serio.

In tanti insistono però che la vostra panchina va rinforzata a dicembre…

Non lo so e non serve parlarne, soprattutto non compete a me, ma dico che l’esperienza maturata dai tanti giovani, me compreso, sarà utile da subito anche se arriveranno nuovi giocatori da dicembre in poi, chi ci farà vincere il campionato sarà accolto da me e da tutti con tutti gli onori, ma deve sapere che siamo un gruppo unito, da anni e anni di sogni, fatica e passione.

Chi sono i giovani lidensi che ci consigli tra i prossimi a essere messi in mostra tra di voi?

Se Maestrelli e Cesaretti non valgono, perché sono già da tempo dei titolari, vi invito ad avere fiducia in quello che se sarà usato con continuità potrà fare Biagiotti, ex Urbetevere e Brescia come me, centrocampista mio coetaneo, e occhio a Giorgini, terzino del 1997 che è davvero bravo, e presto verrà il suo momento ancor più di adesso, impara dai grandi come Martinelli e Angeletti, cresce bene. Ma non mi perdete di vista, perché dopo domenica anche nel fare gol ci ho preso gusto, e tra pali e traverse potevo fare sei-sette gol anche l’anno passato, chissà che aggiustando la mira e la buona sorte non recuperi già quest’anno, perché davvero non mi interessa come, chi segna e a che minuto, ma se servono più gol, oltre a evitarli farò di tutto per raggiungere il nostro sogno….