SERIE D, SCOPRIAMO LORIS TRADITI, IL GLADIATORE DELLA LUPA CASTELLI ROMANI

SERIE D, SCOPRIAMO LORIS TRADITI, IL GLADIATORE DELLA LUPA CASTELLI ROMANI

A cura di Giovanni Crocè

loris traditi

 

 

Loris, stai facendo molto bene in un centrocampo primo in classifica nel gruppo G che soprattutto nel reparto centrale ha tante alternative, un motivo di orgoglio in più?

Certo che sì, anche perché davvero riuscire a giocare tante partite da titolare in questa Lupa Castelli Romani non è facile per nessuno di noi, perché la concorrenza è agguerrita e il mister Galluzzo appena cala la forma di qualcuno o ci sono delle squalifiche come avete avuto modo di appurare, ha tante varianti di uomini e moduli che poi però ci mantengono per ora sempre primi. Tra me, Nicolas Chiesa, Icardi, Della Ventura, Conti, nel mezzo in tanti possono dire la loro e sono galvanizzato anche da questo, dal sentire la fiducia dell’ambiente.

Il tuo gol sappiamo che sabato contro l’Aprilia ha avuto un destinatario e una dedica speciale…

Esattamente, si tratta di mio fratello che adesso a inizio dicembre tornerà in Finlandia dove si trovava, per trovare lavoro e per me era davvero essenziale vincere e farlo in modo convincente davanti ai suoi occhi perché era da tanto tempo che non mi veniva a vedere giocare e sono stato felicissimo di dedicargli addirittura un gol.

Eppure addirittura potevano essere due, sempre con dei bellissimi tiri da fuori area, ci provate spesso, a quanto testimonia anche il gol di Icardi sempre all’Aprilia…

Come si suol dire il calcio non è scienza esatta ma a volte è molto più semplice del previsto perché se in porta non ci arrivi col fraseggio è d’obbligo provare a tirare da fuori altrimenti ci si incaponisce in dribbling che non portano a nulla e io ed Icardi siamo solo alcuni tra i tanti che veniamo sollecitati dal mister a provarci spesso perché è da tanto che coltiviamo il fondamentale del tiro da fuori e per una volta sono tornati utili entrambi i gol nella bella goleada di sabato.

Tu sei piaciuto molto per ora agli addetti ai lavori per come sai essere sia incontrista che playmaker, proprio in un reparto che per tutta la stagione sarà orfano del vostro capitano Mancini, non male per un ’93…

Ti ringrazio e mi fa piacere essere stato inserito nella top 11 del vostro programma ma è tutto un crescendo di cose positive, io da sempre cerco di fare tutto quello che può aiutare la squadra e non mi sono mai dedicato in carrierà né troppo alla fase offensiva né solo a quella difensiva, come modelli sarebbe facile dire De Rossi perché sono anche romanista, ma Gerrard e Lampard pur se lontani millenni da quello che sono io, perché loro sono degli dei del calcio, incarnano la completezza totale del ruolo di centrocampista come piace a me…

Galluzzo ha dato tanta compattezza e una fluidità di manovra, un entusiasmo che tardava ad arrivare, ma i risultati non sono mai mancati, concordi?

Esatto, questo perché siamo una squadra davvero forte nei singoli, che adesso anche dopo il passaggio in coppa e la vittoria con Aprilia ed Ostiamare inizia a divertirsi non poco, perché sta imparando a dare subito tutto dal primo minuto con un entusiasmo che è senza dubbio merito di mister Galluzzo. In fondo lui è stato con noi fino a pochissime settimane fa da giocatore, è palese che ci fidiamo ciecamente di lui come se fosse sempre stato nostro allenatore, l’intesa è venuta subito naturale. Evidentemente vincevamo spesso anche prima, ma con lui sta andando tutto ancora meglio…

E se dovessi dire il prossimo giocatore tra voi che può fare bene in futuro anche da allenatore?LORIS TRADITI LUPA CASTELLI SERIE D

Premesso che per quanto è forte potrà stare in campo ancora tanti anni, so che al nostro terzino Colantoni piacerebbe e non da poco, un giorno, intraprendere la carriera da allenatore e francamente lo vedo davvero bene in questa nuova veste, mentalmente mi sembra serio e preparato proprio come lo è mister Galluzzo…

Il vostro è uno spogliatoio di personalità forti, con chi ti sei trovato meglio finora?

Un po’ con tutti, ma devo dire che la personalità “infiammabile” di Nohman, il nostro bomber che dichiaratamente si ispira ad Ibrahimovic, è stato quello con cui mi è capitato di parlare di più e di apprezzarne la carica agonistica. Siamo tutti concentrati nell’obiettivo, ma qualche volta secondo me lui, anche se a volte nel modo più duro e burbero, in campo è stato bravo a dare la sveglia al gruppo quando finora in alcune circostanze le cose in partita si sono messe un po’ male per noi, come quando dovevamo ad esempio vincere ad ogni costo in casa con l’Anziolavinio, e a me quelli con una personalità forte e definita come lui piacciono sempre moltissimo, perché sai che ti dirà sempre le cose in faccia e col suo stile è ad oggi il re dei bomber del campionato, quindi, come si dice, a volte esagera nell’ intensità, ma ad averne, come lui.