TOMMASO CARANZETTI: “NON SIAMO PAGHI, LAVORIAMO PER CRESCERE GIORNO DOPO GIORNO”

TOMMASO CARANZETTI: “NON SIAMO PAGHI, LAVORIAMO PER CRESCERE GIORNO DOPO GIORNO”

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foto: Fuoriareaweb

Lui, insieme ai suoi ragazzi, ha scritto una pagina che resterà per sempre indelebile nel libro della storia del calcio giovanile laziale e italiano. Una stagione da imbattuti, il titolo regionale e quello nazionale conquistato a Chianciano. Un problema alla gamba che ha reso ancor più complicato il percorso, terminato però in trionfo. Tempo per fermarsi, però, non ce n’è, ed una nuova stagione è iniziata, tanto per cambiare, all’insegna di vittorie prestigiose. Parliamo di Tommaso Caranzetti, tecnico dei ’99 della Vigor Perconti. La nostra redazione lo ha intervistato telefonicamente dopo l’intervento subito alla gamba.

Sto bene.” – esordisce Caranzetti – “Era qualche tempo che dovevo fare questa operazione, ma visto il percorso che, per fortuna (sorride), è andato molto avanti lo scorso anno, ho dovuto rinviarla ad oggi. Lo scorso anno abbiamo fatto qualcosa di eccezionale. Abbiamo riportato il titolo giovanissimi nel Lazio, e lo abbiamo fatto al termine di una cavalcata entusiasmante.

Dopo lo scudetto dello scorso giugno, Caranzetti è diventato il secondo iridato in blaugrana dopo Francesco Bellinati, un allenatore a cui è legato da un rapporto quanto mai solido: “Sono ormai quasi dieci anni che mi divido le metà campo con Francesco. E’ un tecnico preparatissimo, che è stato fondamentale per la mia crescita, ma è senz’altro, principalmente, un amico. Posso dire che quella con Francesco è la relazione più lunga e duratura della mia vita (ride)”.

La nuova stagione è iniziata, così come era finita la scorsa, all’insegna dei successi: trionfo nel torneo Lodovichetti, e inizio molto positivo anche in campionato: “La difficoltà maggiore della gestione di una formazione giovanile sta nel trovare la continuità delle prestazioni. Leggo di statistiche sempre più importanti: quelle lasciano il tempo che trovano. Più della quantità dei successi è importante valutare la crescita del gruppo e del singolo. Ed è questo l’aspetto che mi rende orgoglioso della mia squadra. E’ un dare/avere reciproco: non sono solo io a partecipare al loro sviluppo, ma sono anche loro che mi danno qualcosa ogni giorno“.

Una crescita del gruppo dimostrata dall’utilizzo di diversi ragazzi con il primo gruppo degli Allievi, allenato quest’anno da Andrea Cardone:Non esistono “gruppi” alla Vigor Perconti. Esiste solo il bene della società e dei giocatori. Sono contento che chi sale stia facendo bene, ma non avevo dubbi a riguardo.Si lavoro in equipe, e i risultati ottenuti negli ultimi anni sono frutto di questo spirito di coesione.

Tornando ai ’99 blaugrana, dopo lo scudetto la formazione sembra addirittura migliorata in alcuni ruoli, anche se la concorrenza è tanta: “Ti dirò una cosa: secondo me la nostra grande forza in questi anni sono stati i nostri avversari. Doversi confrontare con squadre come Lodigiani, Tor Tre Teste, Urbetevere ma anche tante altre, ti permette di non abbassare la tensione e di crescere partita dopo partita. Il segreto è tutto lì…

Se poi chiedi qual è il suo obiettivo, lo scopo che persegue, Tommaso Caranzetti risponderà: “Allenare è una grande passione, ma non vivo per i successi. Mi reputo una persona poco emotiva, e anche piuttosto freddo nel gestire gare e pre-gare, non mi accontento di quello che faccio, ma voglio fare sempre meglio. Quello che però mi emoziona è vedere la gioia degli altri. Vivo di questo e interpreto il calcio in questo modo. E’ questo che mi soddisfa a pieno“.

E di gioia, alla Vigor Perconti, Tommaso Caranzetti ne ha portata finora veramente tanta, e promette di continuare a portarla. In molti, in via Igino Giordani, non vedono l’ora di rivederlo in ginocchio davanti alla panchina, trionfante, come al triplice fischio di quella finale col Montebelluna, che ormai è storia…

a cura di Massimo Confortini